Mercoledì, 13 Febbraio 2019 19:58

Primo corso di tutela dei nidi di tartaruga marina

Si è concluso il Primo Corso di Monitoraggio e Tutela dei nidi di tartAmare.

Finanziato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, voluto e promosso da Legambiente Arcipelago Toscano, si è articolato in due sessioni.

La sessione teorica si è tenuta presso la bellissima sede del Parco all' Enfola, mentre la sessione pratica, si è svolta sulla spiaggia di Marina di Campo, presso i Bagni Da Sergio ed ha previsto, attraverso una simulazione di tracce di nidificazione di Caretta caretta, l'insegnamento di tecniche di riconoscimento di un nido e di procedure per la messa in sicurezza e tutela dello stesso, fino alla schiusa delle tartarughine.

La vasta partecipazione ha dimostrato ancora una volta l'interesse nei confronti di questo fenomeno che si sta osservando in Toscana negli ultimi anni e di cui in passato non c'era testimonianza. Il coinvolgimento di un pubblico così vasto e preparato nelle delicate operazioni di assistenza alle schiuse deve essere occasione di crescita e di civiltà, momento di responsabilizzazione.

Il pubblico, formato ed informato, non intralcia il percorso dei piccoli ma anzi acquista la diretta consapevolezza dell'elevato valore conservazionistico dei luoghi e dell'importanza delle azioni a tutela della natura. Questo è tanto più importante in un luogo, quale l'Isola d'Elba, che le tartarughe marine amano, dove l'obiettivo primario è l'elaborazione e la verifica di nuovi modelli gestionali in grado di conciliare l'esigenza conservazionistica con quella del turismo.

Da quando il CRTM di Grosseto ha dato inizio al primo programma di monitoraggio delle tracce e dei nidi di tartaruga marina nell' estate 2017 una nuova pagina della storia naturale della Toscana è stata scritta, diversi nidi sono stati individuati e messi in sicurezza e tante piccole tartarughine sono uscite dalla sabbia per raggiungere il mare, a testimonianza che un controllo sistematico ed attento è il primo segno di amore e di tutela e che l'informazione e la divulgazione rimangono gli strumenti più potenti di protezione della biodiversità e dell'ambiente.

Ringraziamo i nostri allievi elbani per la passione e l'entusiasmo con cui ci hanno seguito in questo percorso formativo.

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