Sabato, 05 Dicembre 2020 18:19

Giornata Mondiale del Volontariato

Il 5 dicembre, oggi, è la giornata mondiale del volontariato: un modo per celebrare ovunque l’importante contributo dei volontari.

Noi di tartAmare vogliamo oggi ringraziare tutti i volontari che hanno collaborato con noi, regalandoci il loro tempo, anche una sola volta.

Grazie a chi si è alzato all’alba percorrendo chilometri per monitorare la costa, grazie a chi ha partecipato alla pulizia delle spiagge e ai nostri laboratori, grazie a chi si prende cura delle tartarughe marine, a chi sorveglia i nidi, a chi corre immediatamente quando c’è bisogno, a chi si occupa delle attività “dietro le quinte”.

Grazie a voi che trovate sempre un’occasione per parlare con la gente diffondendo la nostra passione e il nostro progetto: salvare il mare, consapevoli che per farlo c’è bisogno di tutti noi.

Un grazie, anzi un tartagrazie di cuore a tutti!

Martedì, 29 Ottobre 2019 15:21

Nausicaa

Dicono che per una tartaruga marina la liberazione sia una sorta di seconda nascita... Nausicaa oggi è alla sua terza nascita!

Le bravissime Silvia Lenti e la dott.ssa Laura Tagliaferro del team di TartAmare, assieme alla Capitaneria di Porto, hanno accompagnato di nuovo la giovane e graziosa Chelonia mydas nel suo mare.

Purtroppo Nausicaa era rimasta nuovamente intrappolata nelle reti di un peschereccio. La fortuna ha voluto che, ancora una volta, il pescatore che l'ha trovata abbia voluto soccorrerla e che, anche questa volta, la cattura accidentale non abbia comportato gravi conseguenze.

Dopo le cure presso il centro di recupero di TartAmare, tutti gli accertamenti svolti dai veterinari hanno dato esito positivo ed è quindi stato possibile riportare in mare Nausicaa.

Rimane un mistero il fatto che l'esemplare abbia voluto rimanere nella stessa area in cui è stato pescato la prima volta; ci interroghiamo inoltre sulla presenza di una Chelonia mydas nella nostra zona, presenza che, fino ad adesso, è stata molto rara, mentre recentemente si sta manifestando con una certa frequenza; per questo motivo stiamo delineando un progetto di monitoraggio del fondale e della zona antistante la nostra costa, per il quale ci attiveremo in collaborazione con l'associazione di esperti subacquei Tartasub.

Link al video Youtube

Venerdì, 19 Giugno 2020 08:17

Liberazione Natalia

Te l'avevamo promesso ed è giunta l'ora per noi di mantenere tale promessa.

Ti avevamo promesso che se resistevi alle cure, se combattevi le infezioni, se faticavi con la fisioterapia, se mangiavi tutto e se lo facevi da sola, procurandoti il cibo... allora ti avremmo riaccompagnata al mare e saresti potuta andare dove volevi! Quando volevi! Come volevi!

 

Hai combattuto tanto da quel giorno in cui sei stata trovata in spiaggia, tutta impigliata in una rete che, vagando per il mare, aveva catturato inconsapevolmente te e una marea di spazzatura. Avevi una corda di plastica di più di un metro che ti usciva dalla bocca e le pinne anteriori fratturate.

Non possiamo tornare indietro nel tempo. Una di quelle pinne resterà il tuo segno identificativo.

Ma con maestria hai saputo andare oltre ed hai imparato a muoverti e a cacciare nonostante quella tua "caratteristica".

Vorremmo tenerti sempre con noi e proteggerti, ma l'amore che ti vogliamo dare è di quel tipo che CURA, RISPETTA e LASCIA ANDARE!

 

BUONA VITA NATALIA! NUOTA, CACCIA, PESCA, VIVI.. (e stai lontana dalle reti)

 

Video liberazione
Video liberazione
Video storia Natalia

È stata recuperata nella tarda mattinata di lunedì 23 dicembre, presso la spiaggia della Giannella nel Comune di Orbetello (GR), una grossa Tartaruga Caretta Caretta spiaggiata sul bagnasciuga.

Il recupero dell’esemplare è avvenuto in collaborazione con la Guardia Costiera e con l’associazione “La Casa di Gioia APS”, grazie alla segnalazione di Katya Wongher che, passeggiando sulla spiaggia, si è accorta della presenza di una tartaruga in evidente difficoltà.

Si tratta di una Caretta caretta femmina di 23 Kg di peso, 52 cm di lunghezza e di oltre 20 anni di età, che è stata battezzata Natalia.

È stato subito evidente che l’animale si trovava in condizioni abbastanza critiche, era infatti stretta, nella parte alta del carapace, da una robusta cima e una boa legata alla fune comprimeva le pinne anteriori, tanto da fratturarne una e compromettere seriamente l'altra, che mostrava anche segni di precedenti ferite. Una parte della cima che stringeva il collo della tartaruga era stata ingerita dall'animale per una lunghezza di 1,30 metri.

Dopo le prime 24 ore di cure assidue presso il nostro Centro di Recupero a Marina di Grosseto (GR), Natalia ha iniziato a dare piccoli segnali di ripresa, che, anche se non può ancora essere dichiarata fuori pericolo, ci fanno ben sperare per una sua futura guarigione.

Un grande ringraziamento va a Katya Wonger, Katya Orsini e Gabriele Nannini che hanno ritrovato Natalia e messo in moto la macchina dei soccorsi, alla Guardia Costiera, ai preziosissimi veterinari, Dott. Andrea Guidoni e Dott.ssa Lara Papini, e a tutti i volontari di TartAmare che si danno il cambio per assistere continuamente Natalia.

Link al video youtube

Martedì, 24 Novembre 2020 17:12

Statuto

                                                          

tartAmare APS

 

 

 

ART. 1

(Denominazione, sede e durata)

L'Associazione tartAmare è iscritta dal  2016 nel Registro comunale del volontariato ( legge 266/91).  Il presente Statuto è presentato come adeguamento a norma della legge 03/07/2017,n.117 Codice terzo settore e  come trasformazione da associazione ODV ad APS, con conseguente iscrizione Registro delle APS.

 

L' associazione da ora denominata tartAmare APS ha sede legale nel comune di Grosseto.

L’ associazione ha durata illimitata  

L' Associazione tartAmare APS potrà istituire, su delibera dell' Assemblea, uffici e sedi operative altrove.  

 

ART. 2

(Scopo, finalità e attività)

L'associazione tartAmare APS non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, culturale, ambientale, mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, art. 5  legge n. 117/2017, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati  o delle persone aderenti agli enti associati:

       attività di interesse generale

  1. a) interventi e servizi sociali, con particolare attenzione per persone con handicap 
  2. d) educazione, istruzione,formazione professionale ai sensi della legge 28 marzo 2003 n. 53, e  successive modificazioni, attività culturali di interesse sociale con finalità educativa
  3. e) interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente, all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, tutela degli animali, in particolare la fauna marina sulla costa tirrenica; con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi;

f )  interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;

  1. g) formazione universitaria e post-universitaria;
  2. h) ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
  3. i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;

 

  1. k) organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;

 

l  formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa;

 

  1. m) servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore;

 

  1. p) servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale, di cui all’articolo 1, comma 2, lettera c) , della legge 6 giugno 2016, n. 106;

 

  1. z) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.

 

In particolare  L'Associazione tartAmare APS persegue le seguenti

finalità:

tutela, valorizzazione della natura e dell'ambiente prevalentemente costiero, marino e sommerso.

conservazione della Biodiversità, con particolare interesse alla conservazione della fauna marina, dell'area  del Tirreno centro-settentrionale

promozione del turismo e delle attività eco-sostenibili

promozione educazione digitale da applicare alla ricerca scientifica.

 promozione dello scambio interculturale

 

 educazione Ambientale a tutti i livelli, con particolare attenzione ai giovani con

 difficoltà  specifiche dell'apprendimento, ai soggetti diversamente abili e svantaggiati.   

Focalizzandosi sulla conservazione della Biodiversità per la flora, la fauna e l'ecosistema marino, con finalità educative di rispetto per l'ambiente; fonte di vita da preservare.

      Per la realizzazione delle suddette finalità l'Associazione promuove le

seguenti attività:

Organizza monitoraggi nella costa tirrenica per salvaguardare nidi di tartaruga marina,

Allestisce strutture per ricovero, cura, ricerca scientifica per la salvaguardia della specie e conservazione della biodiversità  in particolare della Tartaruga marina.

Organizza percorsi e laboratori per la conoscenza, lo studio della flora e fauna in natura, in particolare l'ambiente marino, prevalentemente sulla vita delle tartarughe marine, con particolare riferimento ai nidi di tartarughe, che sempre più frequentemente scelgono le nostre coste per deporre.

 

Organizza percorsi e attività sportive che suscitano interesse e rispetto per l'ambiente

                                                                                                                                                      

Collabora con gli Enti ed Istituzioni per la gestione del Centro per il recupero, salvataggio, cura degli animali marini in difficoltà, ( tartarughe marine). allestire laboratori di educazione ambientale.

 

Promuove ed applica la ricerca scientifica di interesse naturalistico nel rapporto ambiente- natura – uomo, con particolare riferimento alla flora-fauna marina.

 

Realizza progetti e piani di azione per la conoscenza e la conservazione della Biodiversità  che prevedano ricovero e cura della fauna, monitoraggio di nidi,  assistenza e cura dei nidi della fauna stessa.

 

Sensibilizza, divulga pratiche comportamentali per la conservazione della biodiversità anche in ambiente marino, attraverso convegni, seminari, meeting, Workshop.

 

Provvede alla consulenza, alla promozione, alla realizzazione di attività con progetti in

collaborazione, in convenzione e a favore di istituzioni pubbliche ed associazioni in campo ambientale, ricerca scientifica,culturale, sociale.

 

Collabora con le Università e con altri Enti di Ricerca per creare data base, pubblicazioni, favorire conoscenze scientifiche, facilitare l'accesso ai dati scientifici agli studenti, anche nella direzione scientifica  della progettazione di tesi e come tutor scientifico in stage/tirocini, tesi.

  

Svolge attività di educazione ambientale, organizzando progetti e percorsi con le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell'Infanzia, per favorire l'interiorizzazione di buone pratiche comportamentali per la conoscenza della natura e la salvaguardia della biodiversità. La stessa attività di educazione ambientale può essere svolta avvalendosi anche dei mass media, social network ecc. a fini scientifici.

   

Promuove ed organizza viaggi nei nostri territori o altrove, con finalità educative turismo eco-sostenibile  come visite nei parchi naturalistici, parchi marini, centri ricovero e cura delle tartarughe marine, oasi di particolare interesse  naturalistico. Può organizzare tour estivi-naturalistici per i giovani, a livello locale, nazionale, internazionale, con particolare riferimento al monitoraggio delle spiagge di nidificazione delle tartarughe marine, all'assistenza e cura dei nidi. Diffusione di tale iniziative  attraverso la stampa, i media, pubblicazioni e social network. Può organizzare incontri, presentazione di  pubblicazioni, curare mostre, svolgere consulenze per eventi anche all'estero di natura scientifico- naturalistico.

 

Coinvolge nell'educazione ambientale soggetti con disabilità specifiche dell'apprendimento e soggetti diversamente abili. Al fine di reinserire nel volontariato e nella vita sociale persone svantaggiate. Promuovere corsi di alternanza scuola-lavoro. Organizzare eventi e campagne di sensibilizzazione

L'Associazione  tartAmare APS inoltre potrà svolgere attività accessorie che si considerano integrative e funzionali allo sviluppo di finalità istituzionale  di solidarietà sociale, culturale, tutela e valorizzazione dell'ambiente, conservazione della biodiversità nei limiti consentiti dalla normativa.

    

Promuove ogni altra attività ed iniziativa che consenta all'Associazione di raggiungere più pienamente e adeguatamente le sue finalità. L' Associazione collabora in modo particolare con Istituzioni comunali, regionali,università, scuole, altre associazioni ambientalistiche

 

L'Associazione in seno al proprio progetto di Conservazione della Biodiversità e agli ambiti di sua attività e competenza, ha ottenuto dal MATTM ( Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) tutte le  autorizzazioni  richieste e necessarie per porre in atto interventi pratici e scientifici di collaborazioni e convenzioni con Enti Istituzionali e associazioni. Autorizzazioni da rinnovare ad ogni scadenza.

                                                                                              

L’associazione non dispone limitazioni con riferimento alle condizioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione degli associati e non prevede il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota associativa.

 

L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti definiti con apposito decreto ministeriale. La loro individuazione sarà successivamente operata da parte del Consiglio Direttivo

 

 L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 7 del Codice del Terzo settore, anche attività di raccolta fondi attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura  non

corrispettiva al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.

                                                                               

 

 ART. 3

(Ammissione e numero degli associati)

Il numero degli associati è illimitato ma, in ogni caso, non può essere inferiore al minimo stabilito dalla Legge. (co. 1 art. 35 Cts).

Possono aderire all’associazione le persone fisiche e gli enti del Terzo settore o senza scopo di lucro che condividono le finalità della stessa e che partecipano alle attività dell’associazione con la loro opera, con le loro competenze e conoscenze.

 

Chi intende essere ammesso come associato dovrà aver raggiunto la maggior età, presentare al Consiglio Direttivo una domanda che dovrà contenere:

l'indicazione del nome, cognome, residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale nonché recapiti telefonici e indirizzo di posta elettronica;

la dichiarazione di conoscere ed accettare integralmente il presente Statuto, gli eventuali regolamenti e di attenersi alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;

 

Il Consiglio Direttivo delibera sulla domanda secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e le attività di interesse generale svolte.

La deliberazione di ammissione deve essere comunicata all'interessato e annotata, a cura del Consiglio Direttivo, nel libro degli associati.

Il Consiglio Direttivo deve, entro 30 giorni  motivare la deliberazione di rigetto della domanda di ammissione e comunicarla agli interessati.

 

Qualora la domanda di ammissione non sia accolta dal Consiglio Direttivo , chi l'ha proposta può, entro 30 giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto, chiedere che sull'istanza si pronunci l'Assemblea o un altro organo eletto dalla medesima, che delibera sulle domande non accolte, se non appositamente convocati, in occasione della sua successiva convocazione.

 

ART. 4

(Diritti e obblighi degli associati)

Gli associati hanno il diritto di:

  • eleggere gli organi associativi e di essere eletti negli stessi;
  • esaminare i libri sociali custoditi presso la sede, nelle modalità, nei giorni e nelle ore che verranno determinati dal consiglio Direttivo ( D. Lgs. 117 art. 15 co.3 )
  • essere informati sulle attività dell’associazione attraverso strumenti cartacei ed informatici

           e controllarne l'andamento;

  • frequentare i locali dell’associazione;
  • partecipare a tutte le iniziative e manifestazioni promosse dall’associazione;
  • concorrere all’elaborazione ed approvare il programma di attività;
  • essere rimborsati dalle spese effettivamente sostenute e documentate;
  • prendere atto dell’ordine del giorno delle assemblee, prendere visione dei bilanci e consultare i libri associativi;

     -    i Soci hanno diritto al voto in Assemblea qualora abbiano rinnovato la tessera almeno

          5 gg. prima dell' assemblea

     -    alla partecipazione e il diritto di voto , sia personale che per delega purché sia iscritto

          da almeno tre mesi nel libro dei soci;

Gli associati hanno l’obbligo di:

  • rispettare il presente Statuto e gli eventuali Regolamenti interni;
  • svolgere la propria attività verso gli altri in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, anche indiretto;
  • versare la quota associativa secondo l’importo, le modalità di versamento e i termini annualmente stabiliti dall’Assemblea;
  • tenere un comportamento civile e morale che non sia in contrasto con la natura e la missione dell'associazione oltre alle norme che regolamentano il presente Statuto;
  • partecipare attivamente alle iniziative di ricerca fondi organizzate dall'Associazione per finanziare le proprie attività

                                                               

 

ART. 5

(Perdita della qualifica di associato) 

La qualifica di associato si perde per morte, recesso o esclusione.

Perde la qualifica di associato il Socio che contravviene gravemente agli obblighi del presente Statuto (co 1, art.24 Codice civile) o ai Regolamenti interni e nelle deliberazioni degli organi associativi, oppure arreca danni materiali o morali di una certa gravità all’associazione e nei seguenti altri casi:

  1. a) per dimissioni da comunicarsi per iscritto almeno tre mesi prima della fine dell'anno;
  2. b) per delibera di esclusione del Consiglio Direttivo per accertati motivi di incompatibilità o che comportano indegnità;
  3. c) per la mancata partecipazione o personale o per delega, alle assemblee per tre anni consecutivi, a meno che il Consiglio non decida diversamente.

Il Consiglio Direttivo procederà , all'inizio di ogni anno sociale, alla verifica dei requisiti di ciascun socio ed alla conseguente revisione della lista dei soci

E' competenza del Consiglio direttivo deliberare sull'esclusione o decadenza della qualifica di socio (cfr. D. Lgs. 117, art. 25 co. 1).

 

L'Associato può essere escluso dall’associazione mediante deliberazione dell’Assemblea con voto segreto e dopo aver ascoltato le giustificazioni dell’interessato. La deliberazione di esclusione dovrà essere comunicata adeguatamente all’associato che potrà presentare le proprie controdeduzioni.

 

L’associato può sempre recedere dall’associazione.

Chi intende recedere dall’associazione deve comunicare in forma scritta la sua decisione al Consiglio Direttivo il quale dovrà adottare una apposita deliberazione da comunicare adeguatamente all’associato.

La dichiarazione di recesso ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatta almeno 3 mesi prima.

I diritti di partecipazione all’associazione non sono trasferibili.

Le somme versate a titolo di quota associativa non sono rimborsabili, rivalutabili e trasmissibili.

Gli associati che comunque abbiano cessato di appartenere all’associazione non hanno alcun diritto sul patrimonio della stessa.

 

 

ART. 6

(Organi)

Sono organi dell’associazione:

  • l’Assemblea
  • Il Consiglio Direttivo
  • il Presidente.

 

ART. 7

(Assemblea)

Nell' Assemblea hanno diritto di voto tutti coloro che sono iscritti, da almeno 3 mesi, nel libro degli associati e tutti i soci che almeno 5gg. prima dell'Assemblea siano in regola con il tesseramento annuale.

Ciascun associato ha un voto.

Ciascun associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato mediante delega scritta, anche in calce all’avviso di convocazione Ciascun associato può rappresentare sino ad un massimo di 3 associati.    

La convocazione dell’Assemblea avviene mediante comunicazione scritta, contenente il luogo, la data e l’ora di prima e seconda convocazione e l’ordine del giorno, spedita almeno 10 giorni prima della data fissata per l’Assemblea all’indirizzo risultante dal libro degli associati. Può avvenire anche in via telematica.

L’Assemblea si riunisce almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio di esercizio.

L'assemblea deve essere inoltre convocata quando se ne ravvisa la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati.

 

L’Assemblea ha le seguenti competenze inderogabili:

     -    nomina e revoca i componenti degli organi associativi e, se previsto, il soggetto

          incaricato della revisione legale dei conti;

  • approva il bilancio di esercizio;
  • delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi associativi, ai sensi dell’art. 28 del Codice del terzo settore, e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
  • delibera sulla esclusione degli associati;
  • delibera sulle modificazioni dell’Atto costitutivo o dello Statuto;
  • approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
  • delibera lo scioglimento;
  • delibera la trasformazione, fusione o scissione dell’associazione;
  • delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla Legge, dall’Atto costitutivo o dallo Statuto alla sua compete

L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno la metà degli associati, in proprio o per delega, e in seconda convocazione qualunque sia il numero degli associati presenti, in proprio o per delega.

 

L’Assemblea delibera a maggioranza di voti. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non hanno voto.

 

Per modificare l’Atto costitutivo e lo Statuto occorre la presenza di almeno 3/4 degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno ¾ degli associati.

 

ART. 8

(Consiglio Direttivo)

il Consiglio Direttivo opera in attuazione delle volontà e degli indirizzi generali dell’Assemblea alla quale risponde direttamente e dalla quale può essere, per gravi motivi, revocato con motivazione.

Rientra nella sfera di competenza del Consiglio Direttivo tutto quanto non sia per Legge o per Statuto di pertinenza esclusiva dell’Assemblea o di altri organi associativi.

In particolare, e tra gli altri, sono compiti di questo organo:

 

eseguire le deliberazioni dell’Assemblea;

 formulare i programmi di attività associativa sulla base delle linee approvate dall’Assemblea;

 predisporre il Bilancio di esercizio e l’eventuale Bilancio sociale nei casi e con le modalità

 previste al raggiungimento delle soglie di legge;

 predisporre tutti gli elementi utili all’Assemblea per la previsione e la programmazione

 economica dell’esercizio;
 deliberare l’ammissione e l’esclusione degli associati;

 deliberare le azioni disciplinari nei confronti degli associati;

 stipulare tutti gli atti e contratti inerenti le attività associative;

 curare la gestione di tutti i beni mobili e immobili di proprietà dell’associazione o ad essa affidati;

 

IL Consiglio Direttivo è formato da un numero di componenti, compreso tra 3 e 15 , nominati dall’Assemblea  per la durata di 3 anni e sono rieleggibili.

La maggioranza degli amministratori sono scelti tra le persone fisiche associate ovvero indicate dagli enti associati: si applica l'art. 2382 Codice civile riguardo alle cause di ineleggibilità e di decadenza.

 

Il Consiglio Direttivo  è validamente costituito quando è presente la maggioranza dei componenti.

Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono assunte a maggioranza dei presenti.

 

Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale, pertanto le limitazioni di tale potere non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del terzo settore o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza.

 

ART. 9

(Presidente) 

Il Presidente rappresenta legalmente l’associazione - nei rapporti interni ed in quelli esterni, nei confronti di terzi ed in giudizio - e compie tutti gli atti che la impegnano verso l’esterno.

 

Il Presidente è eletto dall’Assemblea tra i propri componenti a maggioranza dei presenti.

 

Il Presidente dura in carica quanto il Consiglio Direttivo e cessa per scadenza del mandato, per dimissioni volontarie o per eventuale revoca, per gravi motivi, decisa dall’Assemblea, con la maggioranza dei presenti.

Almeno un mese prima della scadenza del mandato del Consiglio Direttivo, il Presidente convoca l’Assemblea per la nomina del nuovo Presidente.

Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea e Consiglio Direttivo, svolge l’ordinaria amministrazione sulla base delle direttive di tali organi, riferendo a quest’ultimo in merito all’attività compiuta.

 

Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogniqualvolta questi sia impossibilitato nell’esercizio delle sue funzioni.

 

 

ART. 10

(Patrimonio) 

Il patrimonio dell’associazione – comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi ed altre entrate comunque denominate – è utilizzato per lo svolgimento delle attività statutarie ai fini dell’esclusivo perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

 

ART. 11

(Divieto di distribuzione degli utili)

Ai fini di cui al precedente art. 12, l’associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate, ai propri associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi associativi, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.

 

ART. 12

(Risorse economiche)

L’associazione può trarre le risorse economiche, necessarie al suo funzionamento e allo svolgimento della propria attività, da fonti diverse, quali: quote associative, contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali, proventi da attività di raccolta fondi nonché dalle attività diverse da quelle di interesse generale, di cui all’art. 6 del Codice del Terzo settore.

 

ART. 13

(Bilancio di esercizio)

L’associazione deve redigere il bilancio di esercizio annuale e con decorrenza dal primo gennaio di ogni anno.

 

Esso è predisposto dal Consiglio Direttivo, viene approvato dalla Assemblea entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio cui si riferisce il bilancio e depositato presso il Registro unico nazionale del terzo settore.

 

Il Consiglio Direttivo documenta il carattere secondario e strumentale delle attività diverse di cui all’art. 2, a seconda dei casi, nella relazione di missione o in una annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio.

 

ART. 14

(Libri)

L’associazione deve tenere i seguenti libri:

  • libro degli associati, tenuto a cura del Consiglio Direttivo ;
  • registro dei volontari, che svolgono la loro attività in modo non occasionale;
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, in cui devono essere trascritti anche i verbali redatti per atto pubblico, tenuto a cura del Consiglio Direttivo;
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo, tenuto a cura dello stesso organo;
  • il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo, tenuto a cura dello stesso organo;
  • il libro delle adunanze e delle deliberazioni degli eventuali altri organi associativi, tenuti a cura dell’organo cui si riferiscono.

 

Gli associati hanno diritto di esaminare i suddetti libri associativi ogni qualvolta ritengono opportuno previo appuntamento in orari stabiliti dal C.D.

 

ART. 15 

(Volontari) 

I volontari sono persone che per loro libera scelta svolgono, per il tramite dell’associazione, attività in favore della comunità e del bene comune, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità.

La loro attività deve essere svolta in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.

L'attività dei volontari non può essere retribuita in alcun modo, neppure dai beneficiari.

 

Ai volontari possono essere rimborsate dall'associazione soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l'attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall'Organo di amministrazione: sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario.

Le spese sostenute dai volontari possono essere rimborsate nei limiti di quanto previsto dall’art. 17 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017n° 117.

La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l'associazione.

 

ART. 16

(Lavoratori)

L’associazione può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura, anche dei propri associati, solo quando ciò sia necessario ai fini dello svolgimento delle attività di interesse generale e al perseguimento delle finalità statutarie.

In ogni caso, il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore al 50% del numero dei volontari o al 5% dei l numero degli associati.

 

ART. 17

(Scioglimento e devoluzione del patrimonio residuo)

In caso di scioglimento dell’associazione, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore, da quando sarà operativo, e salva diversa destinazione imposta dalla Legge, ad altri enti del Terzo settore, o a fini di utilità sociale, nelle more della piena operatività del suddetto Ufficio. 

 

L’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori preferibilmente scelti tra i propri associati.

 

 

ART. 18

(Rinvio) 

Per quanto non è espressamente previsto dal presente Statuto, dagli eventuali Regolamenti interni e dalle deliberazioni degli organi associativi, si applica quanto previsto dal Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del terzo settore) e successive modifiche e, in quanto compatibile, dal Codice civile.

                                        -------------------------------

Venerdì, 24 Aprile 2020 17:05

Diretta Liberazione Oceania

Il 7 Aprile un peschereccio ha trovato uno splendido esemplare femmina di Caretta caretta fra le sue reti.

I pescatori hanno subito chiamato tartAmare ed i nostri esperti sono andati a recuperare l’animale in porto.

L’esemplare è stato chiamato Oceania e non presentava nessuna ferita particolare. Dopo aver constatato il buon stato di salute del nostro ospite, il Team di tartamare ha deciso di festeggiare la festa di liberazione con una bella liberazione.

Per Oceania è giunto il momento di ricongiungersi al suo elemento e per noi di accompagnarla con tutti gli onori che merita. In questo momento di ristrettezze non possiamo invitarvi fisicamente in spiaggia, quindi... abbiamo deciso di portare il mare direttamente nelle vostre case con una bella diretta Fb.


25 aprile 2020 ore 12.00: tutti connessi per assaporare quella libertà che presto sarà di nuovo anche nostra!

Per vedere e rivedere la diretta Facebook

Un ringraziamento speciale al Comune di Castiglione della Pescaia e alla Guardia Costiera che ci hanno permesso di effettuare la liberazione.

Diretta TV9 Maremma
Servizio TV9 Maremma

Anche noi c’eravamo!

Si è tenuto il 14 dicembre a Città Sant’Angelo (PE), il XIII Convegno Nazionale del Centro Studi Cetacei sul tema: Applicazione delle “Linee guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine ai fini della riabilitazione e per la manipolazione a fini scientifici” a sei anni dall’emanazione.

È stata una giornata interessantissima in cui tutti i centri recupero dell’Adriatico si sono riuniti per confrontarsi, discutere e fare proposte in merito alle linee guida ministeriali in materia di soccorso, recupero e tutela delle tartarughe marine.

Era presente per TartAmare il nostro ricercatore, Ing. Daniele Pagli che si è dichiarato molto soddisfatto del convegno.

Assistere al confronto è stato per noi molto interessante e lo spunto per proporre, anche per la costa tirrenica, un meeting analogo tra tutte le strutture che si occupano di recupero e soccorso tartarughe marine e tutela delle nidificazioni.

Beh non si può dire che quest'anno ci siamo fatti mancare qualcosa....
Nidi deposti in zone a rischio inondazione, nidi deposti sugli scogli, nidi tardivi, mareggiate eccezionali, cali di temperatura anomali a fine settembre- inizio ottobre. Ma siccome le tartarughe notoriamente sono animali resilienti e altrettanto resilienti sono i volontari e gli esperti del gruppo tartAmare... Eccoci qui.
Siamo arrivati al 15 novembre ed ancora avevamo due nidi sotto monitoraggio...
Adesso però possiamo dichiarare la stagione più impegnativa della nostra storia ufficialmente conclusa con l'apertura dei due nidi di Baratti e Rimigliano (ex Santa Lucia) deposti rispettivamente la notte del 10 agosto e la notte del 14 agosto.
Questi due nidi, come era prevedibile, viste le temperature di fine settembre-inizio ottobre (periodo in cui si è abbassata la temperatura bruscamente) non si sono schiusi ma ci hanno fatto " patire" non poco (tanto perché le altre operazioni erano state passeggiate di salute....!)

Le uova infatti 96 a Baratti e 64 a Rimigliano, al controllo tramite speratura sono risultate quasi tutte feconde e con all'interno embrione arrivato agli ultimi stadi di sviluppo. Ciò corrisponderebbe a quanto detto prima: le uova hanno portato avanti tranquillamente il loro sviluppo in piena salute ma quando sono state molto vicine alla fase del riassorbimento del tuorlo e dell'uscita dall' uovo, fase che comporta un dispendio energetico particolare, questo momento ha coinciso con il calo delle temperature ed esse si sono bloccate.
Questa ipotesi ovviamente dovrà essere confermata dalle successive analisi di laboratorio ma è molto plausibile visto che i due nidi praticamente contemporanei, situati a pochi chilometri di distanza, hanno subito lo stesso identico destino.
Sempre attraverso una attenta speratura uovo per uovo, abbiamo però scoperto che alcuni embrioni non erano ancora morti queste uova sono state trasportate al CRTM tartAmare per essere incubate artificialmente e tentare questa ultima estrema via per salvarle.
Come detto all'inizio del nostro post non è stata un'estate affatto semplice e, se siamo arrivati in fondo, lo dobbiamo a tutte le persone che hanno collaborato con noi, le istituzioni le associazioni ambientaliste e i Citizen Scientists.

 

Giovedì, 10 Settembre 2020 15:52

Storia di Ofelia

Oggi è il tempo delle cattive notizie perchè, ahimè, la vita purtroppo porta anche queste.

L’abbiamo chiamata Ofelia, la tartaruga arrivata sabato, e abbiamo capito subito che versava in condizioni gravissime.

Ofelia non ha avuto la fortuna di ricevere soccorso dal suo pescatore, nè di essere trovata da altri in tempo per evitare di morire, come di solito accade.

Aveva ingerito un amo da palamito a cui erano attaccati diversi metri di una grossa lenza. L'amo era oramai sceso nella parte bassa dell'intestino e la lenza lo aveva percorso interamente.

L'intestino presentava lacerazioni gravi, il corpo era pieno di liquidi e la tartaruga era in setticemia. Purtroppo in questi casi per le tartarughe marine la fine, quasi auspicabile perché pone termine al dolore, non è rapida, e l'agonia può essere molto lunga.

Pur sapendo di non avere chance, abbiamo provato a salvare Ofelia, senza risparmiarci. Tutta la gente di tartAmare, dai veterinari ai volontari, ha sperato fino all’ultimo nel miracolo e ha dato vita a una vera e propria “staffetta umana” per non lasciarla sola mai, giorno e notte, durante questa agonia.

Alla fine ci siamo dovuti arrendere e Ofelia non ce l’ha fatta.

Siamo molto tristi e il sentimento di impotenza di fronte a questa perdita è forte.

Ofelia però ci ha trasmesso ancora più determinazione per continuare a lavorare e a raccontarvi quali sono i comportamenti giusti per salvaguardare il mare, affinchè episodi del genere non si verifichino più.

Un messaggio infine per i pescatori: soccorrete le tartarughe pescate accidentalmente.

A voi non costa niente ed evita di IMPOVERIRE quel meraviglioso mare che vivete ogni giorno e che a voi, come del resto a noi, dà vita.

Domenica, 11 Ottobre 2020 09:10

Primo Bilancio Nidi 2020

Non si può dire che questa stagione di nidi di tartarughe marine sia stata fortunata per la Toscana.

Sui 5 nidi trovati ed accertati abbiamo iniziato subito con la violazione di uno di essi da parte di un gruppo di persone (secondo le testimonianze ragazzi) che hanno portato alla luce delle uova danneggiando l'intero nido.

Poi sono iniziate le mareggiate...
E durante questa stagione estiva la Toscana ne ha viste di eccezionali.

L'altro nido, quello in località Riva del Sole, è stato colpito per ben due volte (ha portato alla luce infatti solo due tartarughini) mentre una mareggiata, di portata straordinaria, che ha interessato in maniera più intensa la costa livornese portando danni anche a persone e cose, ha colpito altri due nidi, quelli di Baratti e San Vincenzo, che sono stati devastati dalle onde.

Una notizia buona però c'è e la vogliamo condividere con voi: uno dei tre nidi di Castiglione della Pescaia, quello che si trovava in località Roccamare, luogo naturale e selvaggio, per il quale, vista l'assenza di disturbo antropico e di inquinamento luminoso, avevamo deciso di non effettuare presidio h24 e di gestire la schiusa come una schiusa naturale, ci ha mostrato, al controllo mattutino, i segni di un probabile cratere e di un' avvenuta emersione di tartarughini.

Abbiamo vegliato giovedì 24 e venerdì 25 nell'attesa che altri tartarughini uscissero ma poi, dato l'avvicinarsi della forte mareggiata e la minaccia di inondazione, in condizioni di estrema emergenza, è stato deciso di aprirlo sabato 26 Settembre per vedere se ancora qualche piccolo doveva uscire.

Abbiamo trovato una bellissima sorpresa: nella camera erano presenti 84 gusci e 43 uova non schiuse non più vitali.

Questo nido, che conteneva 127 uova, era stato deposto il 21 di luglio e quando lo abbiamo rinvenuto lo abbiamo spostato perché troppo vicino al mare (fortunatamente perché con questo susseguirsi di mareggiate abbiamo potuto riscontrare che nel punto in cui era originariamente sarebbe stato sommerso più volte).

MA NON SOLO! VI RICORDATE IL NIDO VIOLATO?
Gli scavi finali al nido delle Rocchette hanno mostrato ora situazione tutto sommato più che positiva per un nido che avevamo dato per spacciato date le vicende che lo avevano interessato.

BILANCIO FINALE: 46 gusci, 2 pipped morti, 18 uova intere. Con un successo di schiusa pari al 70%.

Ricordiamo che le uova iniziali contenute in questo nido erano 81 deposte da mamma tartaruga a 7 metri dal mare e che quindi #tartAmare aveva dovuto rilocare in un punto della spiaggia arretrato (23 metri dalla linea del mare). Dopo qualche settimana lo stesso nido aveva subito una violazione, un atto vandalico ad opera di ignoti, per cui 15 uova erano state danneggiate. Da quel momento le uova rimaste nel nido a completare lo sviluppo erano 66.

Ringraziamo in primis Comune di Castiglione della Pescaia, Capitaneria di porto, Regione Toscana per il supporto alle operazioni. E poi tutti coloro che ci sono stati vicini ed hanno contribuito in qualche modo: Baia Azzurra Camping Village Club, Bagno Alessandro, Residence Roccamare e i nostri meravigliosi volontari.